Il ruolo di Prigozhin in Russia: che succede ora?
di Gabriel Abbruzzese
Sotto il governo di Vladimir Putin, la Russia è stata spesso al centro dell’attenzione internazionale per una serie di motivi, tra cui il suo ruolo sul palcoscenico geopolitico, le questioni di diritti umani e la situazione politica interna. Negli ultimi giorni, una figura che ha attirato l’interesse dei media e degli osservatori è stata quella di Evgeny Prigozhin, un imprenditore con una notevole influenza nel Paese. La sua presenza nel panorama politico e la sua connessione con l’amministrazione Putin hanno sollevato diverse domande sullo stato della democrazia in Russia.
Evgeny Prigozhin è un imprenditore di successo che ha costruito un impero economico che va dai ristoranti alle compagnie di sicurezza private. Tuttavia, la sua fama e la sua influenza non si limitano al settore privato. Prigozhin è anche il fondatore del cosiddetto “Gruppo Wagner”, che viene descritto come una forza paramilitare privata con presunti legami con il governo russo.
La connessione di Prigozhin con l’amministrazione Putin ha portato anche a speculazioni su una possibile stretta relazione tra i due. Alcuni sostengono che Prigozhin agisca come intermediario tra Putin e le forze paramilitari russe, consentendo al presidente di mantenere una certa distanza da operazioni scomode ma vantaggiose per il governo. Tali affermazioni alimentano il dibattito sullo stato della democrazia in Russia e sulla portata del controllo esercitato dall’amministrazione Putin sul Paese.
Tuttavia, negli ultimi giorni la situazione interna in Russia è diventata molto complessa e controversa. Il capo del gruppo mercenario Wagner ha annunciato di aver intenzione di rovesciare la leadership militare della Russia, dopo che quest’ultima avrebbe ordinato attacchi sui suoi campi uccidendo un numero considerevole di uomini. Dopo aver preso il controllo dei siti militari della città di Rostov sul Don, Prigozhin ha minacciato di ‘’marciare’’ su Mosca se il ministro della difesa, Sergej Shoigu, ed il generale Valery Gerasimov non andranno ad incontrarlo.
Immediata la smentita del ministero della Difesa russo: ‘’Tutti i messaggi ed i video diffusi sui social network da parte di Evgeny Prigozhin sul presunto attacco russo ai campi Wagner non corrispondono alla realtà e sono una provocazione informativa’’. Anche lo stesso Vladimir Putin, in un messaggio registrato trasmesso alla Nazione, ha promesso che farà di tutto per proteggere la Russia, definendo Prigozhin come il ‘’traditore della patria’’.
Attualmente, nonostante le tensioni, è stata raggiunta un’intesa mediata dal presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e ufficialmente motivata dalla necessità di sventare un sanguinoso scontro nella capitale, che avrebbe potuto far precipitare la Russia nella guerra civile. Tale accordo prevede che Prigozhin si trasferirà in Bielorussia e non verrà processato in Russia. Questa sorta di esilio pare più una tregua momentanea che una soluzione definitiva. Infatti molti analisti temono che questa quiete non è altro che una preparazione ad uno scontro più grande che vedrà l’uscita di scena definitiva di uno tra Putin e Prigozhin, così come ha sostenuto Jean-Paul Paloméros ex comandante supremo NATO.
