Riforma della giustizia: bene o male?

di Matteo Natalizio

Non sono una novità le intenzioni del Ministro Nordio di rinnovare il sistema giuridico italiano secondo alcune riforme. Attualmente si sta realizzando il primo passo in tal senso attraverso l’attuazione del DDL Nordio, disegno di legge che intende abolire il reato di Abuso d’Ufficio, limitare la diffusione delle intercettazioni e molte altre modifiche.


Abuso D’Ufficio
Il Reato di Abuso D’Ufficio viene abrogato. La necessità di cancellarlo nasce dalle problematiche della vecchia norma, definita “vaga” e “fumosa”. In questo caso poi si parla di un Reato che ha 2 problemi molto evidenti: il primo è lo squilibrio tra l’iscrizione al registro degli indagati e le condanne, circa il 97% dei procedimenti finisce in archiviazione o assoluzione, una minima parte in prescrizione ma solo il 3% di chi è indagato viene condannato. Da questo poi deriva il secondo problema ovvero la “Paura della Firma”, che paralizza l’azione dei sindaci intimoriti da possibili avvisi di garanzia.

Questo è il punto più controverso del disegno, che ha spinto molti a definire la riforma come “salvacorrotti”.


Traffico di Influenze
L’ambito di applicazione viene “limitato a condotte particolarmente gravi”, fuori anche tutti i casi di “millanteria”. Sale la pena minima edittale da un anno e sei mesi a quattro anni e sei mesi.

Inappellabilità delle sentenze per i PM
Come era stato già tentato in occasione della Riforma Pecorella, viene reso impossibile ai magistrati impugnare una sentenza di assoluzione per reati di “contenuta gravità”.

Intercettazioni

I PM e i giudici dovranno stralciare i riferimenti alle persone terze estranee alle indagini. Mentre i giornalisti potranno pubblicare solo le intercettazioni il cui contenuto sia “riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento”. Questa modifica nasce dalla necessità di porre un freno rispetto alle “fuoriuscite” giornalistiche. Molto spesso infatti capita che soggetti estranei all’indagine vengano intercettati in conversazione con l’indagato. Una volta pubblicata l’intercettazione però il soggetto terzo non viene tutelato. Con questa modifica invece si cerca di bilanciare la riservatezza e le intercettazioni.


Custodia Cautelare in Carcere
Si intende aumentare da 1 a 3 i giudici chiamati a decidere l’applicazione della Custodia Cautelare in Carcere. Preventivamente l’indagato deve essere interrogato dai magistrati, tranne per alcuni casi specifici come rischio di fuga, inquinamento di prove e reati gravi commessi con l’uso di armi o altri mezzi di violenza personale. Questa modifica non entrerà immediatamente in vigore per via della carenza di personale.


Avvisi di garanzia “parlanti”
Gli avvisi di garanzia dovranno essere disposti 5 giorni prima dell’invito a comparire, e dovranno obbligatoriamente contenere una “descrizione sommaria del fatto”, oggi non prevista.

Le Critiche
Il panorama politico ha accolto questo Disegno Di Legge in 2 modi: da una parte vi è una critica molto aspra mentre dall’altra si è molto positivi. Le critiche provengono prevalentemente dalle forze di centro-sinistra, il PD ed Elly Schlein sono fortemente contrari ma vi è una profonda spaccatura: il PD a livello comunale è molto favorevole alla riforma, soprattutto per quanto riguarda il reato di Abuso D’Ufficio che viene vista come “una vittoria di tutti i Sindaci italiani” da Ricci, sindaco e presidente della associazione sindaci italiani.

Anche Conte e il Movimento 5 Stelle è fortemente contrario, specialmente per quanto riguarda le intercettazioni. La legge “Spazzacorrotti” fortemente voluta dai 5s aveva ampliato l’utilizzo del Trojan ai reati contro la Pubblica Amministrazione, il DDL Nordio non modifica ciò ma viene visto come un tentativo per mettere in discussione l’operato del Governo Conte I. Conte d’altro canto ha accusato la Maggioranza di “omaggiare Berlusconi” con questo DDL.


Pareri molto positivi invece sono giunti da Azione e Italia Viva. Calenda ha dichiarato l’intenzione di votare positivamente poiché “Identico alla nostra proposta di Legge promossa da Enrico Costa”. Più duri invece i pareri dei sindacati della magistratura, che dicono “Così si va verso il Diritto diseguale”.


Il Parere di Sabino Cassese
Recentemente il giurista, nonché ex Ministro e Giudice della Corte Costituzionale, Sabino Cassese ha rilasciato una intervista in cui espone larghi apprezzamenti nei confronti della riforma.


“È una riforma che merita apprezzamento, in qualche punto troppo timida”.
Cassese ritiene complessivamente che il DDL Nordio “Sopprime un reato indicato in forma poco precisa, stabilisce il rispetto della vita privata delle persone indagate e non indagate, circonda di garanzie la custodia preliminare, perché non diventi una minaccia, cerca di evitare il ‘naming and shaming’, cioè l’uso di additare al pubblico ludibrio, mediante la pubblicazione di informazioni sulla vita privata”. Insomma promuove la riforma e auspica addirittura passi ulteriori in tal senso.

Cassese rappresenta quindi un elemento divisivo nel fronte della magistratura. Addirittura parlando del reato di abuso d’ufficio dichiara che “affermare che questo reato è funzionale alla individuazione di altri reati vuol dire sposare una concezione fantasiosa del diritto penale” lanciando una stoccata alla corrente di pensiero di Gratteri che definisce il Reato di Abuso D’Ufficio come di un “reato-spia” che permette di individuare altri reati contro la Pubblica Amministrazione “cercando a strascico”.

Per quanto riguarda chi definisce la norma sulle intercettazioni una “norma-bavaglio” risponde: “La critica per cui ne deriverebbe un danno del giornalismo investigativo al quale si vorrebbe mettere il bavaglio, è sbagliata perché le indagini e i processi non si fanno né nelle piazze, né suoi giornali”.

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