Guerra Ucraina Controffensiva

Come sta andando la Guerra in Ucraina?

di Matteo Natalizio

Dopo un anno e tre mesi dall’inizio del conflitto, ormai la guerra in Ucraina è entrata nel quotidiano e la confusione della stessa non aiuta a fare chiarezza su cosa stia attualmente accadendo sul campo di battaglia. Nel frattempo si vocifera una controffensiva, ecco come sta andando la Guerra d’Ucraina

I Fronti
La prima questione da comprendere è quella delle posizioni difese dagli ucraini e delle posizioni che la Russia è riuscita a conquistare durante il conflitto.

Il Fronte Sud
Con l’esercito russo stanziato principalmente nel sud-est del territorio ucraino, comprendendo la Crimea, il Donbass e il Lugansk gli ucraini hanno stabilito una linea di difesa che va dal delta del fiume Dnepr, passando per la città di Kherson liberata dal controllo russo lo scorso 12 novembre, fino poi alla città di Kam”jans’ke. Questa linea difensiva consente agli ucraini di poter usare i missili Himars sulle linee di rifornimento russe, di fatto quindi gli ucraini sono in grado di impedire grandi manovre da questo fronte a sud ma al contempo non sarebbero in grado di minacciare la Crimea, territorio che i russi non sono disposti a cedere.


Il Fronte Est
Questo fronte è il teatro dei maggiori scontri negli ultimi mesi.
Da Kam”jans’ke in poi gli ucraini non seguono più la difesa naturale che è il fiume Dnepr, che punta al cuore dell’Ucraina, ma la città viene sfruttata per difendere la città di Zaporizhzhia situata 90 km a nord. Da Kam”jans’ke si segue un Fronte quasi rettilineo che sfrutta alcune cittadine come difese contro una spinta russa da sud verso nord. Questo fronte poi si interrompe con un saliente tenuto dagli ucraini (ovvero una zona controllata dagli ucraini “incuneata” nelle file russe).

Questo saliente ha molta importanza strategica poiché situato a 100 km circa a Nord della città di Mariupol. Se l’esercito ucraino dovesse ipoteticamente ricongiungere il saliente e Mariupol allora le posizioni russe sarebbero divise a metà, di fatto si taglierebbe la Crimea e le zone a nord di essa dalla Russia e il controllo della penisola e delle truppe russe in quell’area verrebbe meno.

Questo saliente finisce con la città di Marinka. Attualmente i russi stanno cercando di conquistare questa città per 2 ragioni. La prima è spingere, come stanno facendo già nella zona di Bahmut, in modo tale da poter continuare la lenta conquista dell’Est dell’Ucraina. La seconda è proprio per minacciare il saliente tenuto dagli ucraini, venendo meno Marinka le difese ucraine dovrebbero indietreggiare e la pressione su Mariupol sarebbe minore.

All’altezza della città di Marinka ma dietro le file russe è presente la città di Donetsk, capitale della repubblica dei separatisti dal 2014. Da questa zona il Fronte piega verso Nord dove abbiamo la cittadina di Avdiivka. Salendo ancora più a Nord abbiamo un altro saliente ucraino nel Fronte russo dove fino a poco tempo fa gli ucraini controllavano interamente Bahmut, recentemente alcuni quartieri sono stati presi dai russi dopo mesi di battaglia. Questo saliente non è una minaccia per la Russia ma la conquista di Bahmut consoliderebbe il fronte russo. Da qui il Fronte riprende a salire verso Nord, creando un saliente russo nella zona di Bahmut, Soledar e Krasna Hora, fino alla zona di Kupiansk dove le difese ucraine hanno il compito di assorbire gli attacchi russi a difesa della città di Kharkiv, 120 Km a ovest di Kupiansk.


Il Fronte Nord
Da qui le zone al confine con la Russia e la Bielorussia vedono una situazione tranquilla dove sono posizionate molte truppe ma che non sono impegnate in combattimenti.

Situazione strategica
Mentre i russi trovano difficoltà a conquistare molto terreno, gli ucraini sono costretti a cedere alcuni quartieri della città di Bahmut che ormai non ha una importanza strategica molto grande, gli ucraini avendo resistito per molto tempo hanno consolidato le difese dietro la città in modo da non concedere una rapida avanzata verso le cittadine più interne. Altro aspetto importante però è la città di Marinka che negli ultimi giorni riceve importanti attacchi russi, complice la primavera e quindi un meteo migliore e un terreno più solido, meno fangoso e quindi praticabile per i mezzi come Carri Armati o mezzi logistici. Il controllo di Marinka consente agli Ucraini di difendere il saliente che punta a Mariupol, e quindi impedire grandi spostamenti di truppe e di risorse russe verso la zona a Nord della Crimea.

La controffensiva

Mentre il Governo Ucraino rilascia dichiarazioni come “la controffensiva Ucraina è in dirittura d’arrivo” ovviamente essa non ha un luogo e una data precisa. Gli esperti dicono che una controffensiva Ucraina potrebbe aver luogo solamente in pochi punti, tutti nel Fronte Est, come dalle parti di Zaporizhzhia, o del saliente a Nord di Mariupol, per mettere sotto pressione le armate russe nel Sud dell’Ucraina. Questa manovra però potrebbe costare troppo sia in termini di mezzi che di uomini per l’esercito ucraino pertanto è poco probabile.

Molto più probabile potrebbe essere una controffensiva più limitata a Nord di Bahmut, con una penetrazione di 10Km alle spalle di Soledar si potrebbe annullare quella serie di vittorie russe che da 4 mesi hanno reso possibile la conquista di Soledar, Krasna Hora e parte di Bahmut. Questa azione permetterebbe, se effettuata con successo, di far ritirare i russi situati in quelle città poiché, banalmente, correrebbero il rischio di rimanere circondati dalle truppe ucraine. La presenza poi del fiume Bahmutza renderebbe più difficile la ritirata russa. Oltre a queste condizioni anche la spesa di uomini e mezzi sarebbe molto inferiore per gli Ucraini. Ovviamente non è semplice attuare un’offensiva di questa portata, ma tale manovra sarebbe alla portata dell’esercito ucraino che, con pochi carri armati Leopard e pochi mezzi, non si potrebbe permettere offensive troppo estese.

Non solo i fronti, il Papa e la strana missione di pace

Le novità però non vengono solamente sul campo di battaglia, Papa Francesco I durante il ritorno dalla visita a Budapest ha annunciato che “È in corso una missione di pace, ne parlerò quando sarà pubblica”. Fin qui nulla di strano se non fosse per le dichiarazioni sia da Kiev che da Mosca.

L’ufficio presidenziale ucraino ha dichiarato che “Il Presidente Zelensky non ha acconsentito ad alcuna discussione di questo tipo a nome dell’Ucraina

Anche il Cremlino ha negato una trattativa in corso con esponenti religiosi.

Per alcuni Papa Francesco avrebbe anticipato un tentativo di mediazione uguale al tentativo fallito fatto da Papa Giovanni Paolo II prima della guerra in Iraq. Per altri invece si tratterebbe di una sbagliata interpretazione della parola “missione” che potrebbe indicare solamente un intervento della chiesa su aiuti umanitari maggiori, senza prevedere un “piano” per mediare la pace tra Russia e Ucraina.

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