Le tensioni in Israele che hanno ucciso Alessandro Parini
di Gianluca Gautieri
Alessandro Parini, avvocato di 36 anni, è deceduto nella giornata di ieri a Tel Aviv in un attentato rivendicato dalla Jihad islamica. Alessandro è vittima dell’ennesima escalation tra Israele e Palestina, segue una sintesi degli avvenimenti.
Quest’anno, lo scontro tra le due fazioni religiose è particolarmente pericoloso per via della convergenza tra la fine del Ramadan e la Pasqua ebraica. Le violenze sono cominciate nella serata di mercoledì, quando la polizia israeliana ha assediato la moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme.
Il governo di Netanyahu ha giustificato il raid con la presenza di estremisti musulmani che avrebbero preso in ostaggio la moschea. Non abbiamo la possibilità di verificare la fondatezza di questa giustificazione, ma conosciamo le modalità dell’assalto alla moschea.
Secondo quanto riferito dalla Waqd (l’organizzazione che detiene il controllo dell’area) “l’esercito israeliano non avrebbe neppure aspettato il termine delle preghiere. Per evitare di essere estratti con la forza, i fedeli si sarebbero barricati all’interno della moschea Al-Aqsa, rispondendo alle intimidazioni con il lancio di pietre”. Hanno poi suscitato un certo scalpore i video che mostrano i soldati colpire la folla di palestinesi nella moschea.
La moschea di Al-Aqsa è il terzo luogo per importanza nella cultura musulmana. Detiene dunque un’enorme valore simbolico che, violato dalle autorità israeliane, ha subitaneamente suscitato le ire della controparte islamica, che ha risposto con una salva di razzi partiti dalla striscia di Gaza.
Una seconda salva di razzi è poi partita dal sud del Libano, senza l’appoggio delle autorità libanesi. Israele ne attribuisce la responsabilità ad alcune fazioni palestinesi legate ad Hamas (organizzazione politica e paramilitare palestinese). Non si è fatta attendere la risposta dello stato ebraico, che ha bombardato sia Gaza che il Libano.
L’escalation si è dunque tramutata in una pioggia di razzi a triangolo, ma le tensioni sono proseguite con vari attentati terroristici da parte dei palestinesi. In Cisgiordania, nei pressi dell’insediamento isreliano di Hamra, hanno perso la vita due giovani sorelle israeliane. Poco dopo, a Tel Aviv, un’auto ha travolto diverse persone, ferendone cinque ed uccidendone una, Alessandro Parini.
Arrivano nel frattempo le parole di cordoglio dal governo italiano, tramite una nota di Palazzo Chigi. “Il Presidente Meloni esprime vicinanza alla famiglia della vittima, ai feriti, e solidarietà allo Stato di Israele per il vile attentato che lo ha colpito”. Le parole, intrise di parzialità, confermano la posizione di vicinanza e supporto alla legittimità dello stato di Israele da parte delle forze politiche di maggioranza italiane.
In base a quanto riportato dal Times Of Israel, le proteste contro il governo israeliano per la riforma della giustizia continueranno nonostante il pericolo di attacchi terroristici. Per garantire la sicurezza dei manifestanti, gli organizzatori continuano a cooperare con le forze dell’ordine.
