Biocarburanti: domani la decisione dell’UE

di Matteo Natalizio

Con la votazione di domani il Consiglio Europeo deciderà se adottare il testo che bloccherebbe dal 2035 la produzione di automobili a motore termico. Ciò per ridurre le emissioni di CO2 e obbligare l’Europa a passare gradualmente dalle Auto con motore a Benzina o Diesel alle molto meno inquinanti Auto Elettriche. Oggi via libera dal Coreper I, la riunione ambasciatori 27 in UE, che permette di mettere in agenda la questione domani al Consiglio Affari Energia per l’ok finale.


I protagonisti

La Presidenza Svedese dell’Unione Europea che intende attuare il piano Fit for 55 per la riduzione delle emissioni di CO2, data la fine del mandato nel 2024, ha una certa fretta nel far sì che questa proposta passi il prima possibile. La prossima Commissione Europea potrebbe essere più moderata e meno ferrea negli standard di emissioni consentiti dai futuri motori. La Germania ago della bilancia per la votazione di domani. La posizione dei tedeschi ufficialmente è contraria ma sono stati aperti al dialogo con l’UE e con l’accordo raggiunto oggi tra UE e Germania la votazione positiva è data per certa.

L’accordo prevede che siano inseriti gli E-Fuel ovvero Combustibili Sintetici, i quali saranno prodotti quasi esclusivamente dalle industrie tedesche poiché non ancora disponibili e previsti nel 2035, in concomitanza con il blocco della produzione del motore termico. Italia, Polonia e Bulgaria contrari alla proposta in quanto non conforme alla Neutralità Tecnologica dato che sarebbero esclusi i Biocarburanti (carburanti con basse emissioni di CO2 attualmente già prodotti a differenza degli E-Fuel) e poiché tale blocco causerebbe perdite di posti di lavoro. Inoltre con lo stop ai motori termici si teme di aiutare la Cina nel mercato automobilistico mondiale.

La posizione italiana

L’Italia, che con il cambio di Governo è passata dalla posizione favorevole a decisamente contraria, evidenzia soprattutto il problema della Neutralità Tecnologica ma non rimane delusa dall’accordo raggiunto tra Bruxelles e Berlino.
Il Ministro Urso afferma “Vedremo domani, nei prossimi giorni, settimane e mesi perché è iniziata una strada che deve portare alla Neutralità Tecnologica”
Aggiunge il Ministro Pichetto “Il regolamento è chiuso e prevede i motori endotermici con gli E-Fuel – gli E-Fuel li avremo tra 10 anni, i Biocarburanti li abbiamo adesso. La partita è ancora aperta”. “Il governo è determinato a proseguire nella strada del buonsenso: a tutela di posti di lavoro, ambiente e attività produttive e per non fare solo un enorme regalo alla Cina è necessario che l’Europa apra anche ai biofuels” a dire ciò è il Vicepremier e Ministro per i Trasporti e le Infrastrutture Salvini.


La produzione

Per quanto riguarda l’industria la produzione è bloccata solamente per le auto destinate al Mercato Europeo, ovvero i motori termici verrebbero lo stesso prodotti ma destinati prevalentemente ai mercati asiatici e africani. Per i produttori con volumi di produzione limitati è prevista una deroga di un anno aggiuntivo per consentire una transizione più agevole della produzione dei componenti dedicati al tipo di energia usata dal motore.
Ma quindi cosa cambierà?
Dal 1 Gennaio 2023 le auto che arriveranno sul Mercato Europeo dovranno rispettare gli standard di Zero Emissioni di CO2. I veicoli già immessi nel mercato o le auto usate non avranno uno stop ma con il blocco dei motori termici alcuni componenti risulteranno più difficili da cambiare pertanto il prezzo di esse aumenterà, specialmente la manutenzione. Anche fare il rifornimento di carburante continuerà regolarmente.

Il parere di un esperto

Per Carlo Alberto Carnevale Maffè, professore di Strategy, Entrepreneuship and Governance della Bocconi, “L’Industria Europea delle Automobili ce la fa a fare la transizione a tutto elettrico nel 2035? La risposta è certamente sì, ma con morti e feriti come tutte le transizioni. – La transizione è necessaria ed è una scossa all’industria europea.” Sull’impatto della misura aggiunge “Se anche riduciamo a 0 l’inquinamento delle auto vuol dire che riduciamo l’inquinamento mondiale di CO2 intorno all’1% – 1,5%” mentre per quanto riguarda i posti di lavoro: “Stiamo parlando di un rinnovo profondo della base professionale europea”.


Per i Biocarburanti è la fine?

In realtà è comunque previsto un check nel 2026 che, a seconda della interpretazione restrittiva o meno sui carburanti neutri in termini di CO2, potrebbe rendere i Biocarburanti di nuovo ammessi. Come il già citato Ministro delle Imprese e del Made in Italy ricorda: “Ci aspettiamo che questo segnale sortisca gli effetti sperati per quanto riguarda soprattutto i nuovi dossier. Come quello dell’Euro 7, per il quale chiediamo neutralità tecnologica, e quello inerente i veicoli pesanti. Ma, in prospettiva, sappiamo che il vero confronto sarà nel 2026, quando la clausola di revisione rimetterà in discussione questo percorso in un clima diverso, con un nuovo Parlamento europeo”.

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